12 ottobre 2015

ACQUA MORTA” di Michele Catozzi

 
Ha vinto l’edizione 2014 di IoScrittore, il torneo letterario che ha rivelato molti talenti della narrativa italiana contemporanea, e ora esce per TEA.

 
L’acqua può nascondere segreti che non dovrebbero mai venire a galla.

Un cadavere ripescato dalle acque stagnanti della laguna…
La prima indagine del commissario Nicola Aldani
 
Sullo sfondo della vicenda, vivida e inconfondibile, Venezia: l'altana sul tetto, dove Aldani ama rifugiarsi; la laguna davanti alle Fondamenta Nove, dove il pilota del commissario fa sfrecciare il vecchio Toni, la lancia in dotazione alla Polizia; il dialetto, che risuona nella calli e lungo i rii; le acque e le nebbie, complici di misteri e custodi di verità.




 
Titolo: Acqua Morte
Autore: Michele Catozzi
Casa Editrice: TEA
Data di uscita: 15 Ottobre

TRAMA

 
Venezia, 1981. Una giovane coppia, appartata su una panchina dei giardini della Biennale, a Sant'Elena, viene aggredita. Il ragazzo resta ucciso, la ragazza precipita in un silenzio al limite della follia, che rende impossibile risalire al colpevole. Alla Polizia non rimane che archiviare il caso.
Venezia, oggi. Dalle acque della laguna affiora un cadavere. Si tratta di Mirco Albrizzi, immobiliarista molto conosciuto e vittima troppo illustre per passare inosservata. Se le autorità vorrebbero archiviare la faccenda come suicidio, il commissario Nicola Aldani, incaricato delle indagini, riconosce inequivocabili i segni dell'omicidio. È un caso scomodo, e a complicarlo ci si mette anche quel commissario Zennari, ormai in pensione, che pretende aiuto per chiudere una storia ormai dimenticata, risalente a quarant'anni prima, l'aggressione ai giardini della Biennale...
Ma nulla avviene per caso, e ben presto le due piste si confondono, le acque si intorbidano, gli indizi si inquinano...

 
«Il cadavere affiorò dall’acqua morta di un canale secondario con la bassa marea. Prima la schiena, infagottata in una giacca di lino che un manto di alghe traslucide spennellavano di verde, poi la testa, liscia e splendente di capelli che aderivano ai lati, lasciando intravedere un buco nella scatola cranica.
L’alba era ancora nell’aria e l’aurora gettava lampi rosati sulla superficie irregolare della laguna, sottraendo alla penombra e alla foschia le isole minori, le bricole ai margini dei canali profondi, qualche barca lontana. Le sagome dei tetti e dei campanili di Venezia si stagliavano scure sullo sfondo striato di rosso e arancione. Tutto preannunciava un’altra caldissima giornata. Nonostante fosse la fine di aprile, le temperature erano da luglio pieno».

 
I giudizi entusiasti di IoScrittore, dove Acqua morta ha conquistato il massimo dei voti

«Grande romanzo, questo, da una grande penna.»

«Trama caleidoscopica e ricca di colpi di scena

«Libro che si legge d'un fiato, con molto piacere, scritto con maestria e collocato in un’ambientazione meravigliosa.»

«La prima impressione è stata quella di leggere un Montalbano veneziano

«Una sequela di ‘colpi di scena’ ben assestati

«Molto avvincente, personaggi ben caratterizzati, descrizioni molto accurate, intreccio ben definito e intrigante.»

«Un giallo con tutte le cose al posto giusto

«Questo romanzo è studiato per farsi leggere

«Complimenti all'autore

«Una delle cose migliori che mi è capitato di leggere quest'anno.»


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